TEVERETERNO è un progetto interdisciplinare che dedica lo spazio urbano del tratto del Te- vere tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini a “piazza fluviale” per le arti contemporanee: Piazza Te- vere, uno spazio nel tessuto storico della città da riqualificare e riacquisire alla pubblica fruizione con una specifica vocazione per eventi di arte contemporanea di livello internazionale.
TEVERETERNO ha la missione di riavvicinare Roma al suo fiume attraverso l’arte contempo- ranea.
Piazza Tevere vuole innescare un dialogo tra la natura e lo spazio urbano dove l’arte contemporanea si fonde con esso in un confronto aperto tra storia e presente, invitando artisti internazionali all’ascolto del luogo e alla creazione di opere site-specific.
TEVERETERNO è un progetto che nasce a Roma, dedicato a promuovere le potenzialità del fiume Tevere, facilitare progetti per la sua protezione e rivitalizzazione e assicurare la realizzazione degli obiettivi culturali e ambientali del Comune di Roma per il rinnovo urbano del Tevere.
TEVERETERNO nasce, negli anni novanta, dal sogno dell’artista newyorkese Kristin Jones di restituire a Roma il suo fiume, ritrovarne la centralità e la vitalità perdute rivitalizzando le banchine e i muraglioni at- traverso l’arte contemporanea. L’idea di uno spazio urbano lineare sulle sponde del fiume, intriso di storia e intimamente legato a via Giulia da un lato, e a via della Lungara e a Trastevere dall’altro, è lievitata associando proseliti fino a divenire proposta operativa all’interno della programmazione urbanistica e culturale del Co- mune di Roma.
TEVERETERNO onlus viene fondata nel 2004 e il primo evento viene realizzato nel 2005. Nel 2010 l’associazione viene registrata in America dove fa parte della New York Foundation for the Arts (NYFA). Una programmazione culturale site-specific, dal 2005 ad oggi, ha richiamato migliaia di persone a contatto con il fiume dimostrando le sue potenzialità, riportando il Tevere a nuova vita attraverso il lavoro vibrante di artisti contemporanei italiani, americani ed internazionali che ne celebrano il contesto e il sito.
Il progetto TEVERETERNO si fonda sulla consapevolezza che l’arte sia un potente catalizza- tore per il rinnovamento urbano e che possa sprigionare quella forza visionaria e quella produzione di significati necessarie per animare e sostenere un sommovimento così profondo. Realizzare un festival inter- nazionale delle arti dove artisti contemporanei sono invitati a creare nuovi lavori direttamente ispirati dal luogo, dal contesto storico così come dalle caratteristiche strutturali dello spazio stesso, per dare origine ad un intervento culturale che possa simboleggiare la riqualificazione del Tevere e celebrare l’acqua nel cuore della città di Roma.
La distanza che si è determinata nell’ultimo secolo tra il fiume e la città è cresciuta in modo esponenziale consumando una frattura che sembra irriducibile, cancellando di fatto un mondo di pratiche, quotidiane ed eccezionali, del lavoro e del loisir, individuali e collettive. A queste si sono sostituite appropriazioni indebite degli spazi e usi marginali tipici dei luoghi espulsi dalla considerazione della città.
Il Tevere è stato un grande segno della natura, addomesticato dall’uomo per millenni con una sapienza che sapeva incrociare consapevolezza tecnica, razionalità funzionale e cura del paesaggio nella sua dimensione culturale più ricca. Ricca anche di un’iconografia e una letteratura che ci fanno capire quanto fos- se invece denso il rapporto con la città, quanto fosse dinamico nel tempo e articolato lungo il suo tracciato. Il Tevere è tuttavia diventato, di fatto, la più grande infrastruttura dismessa nel cuore di Roma. E’ stato depotenziato drasticamente il valore simbolico profondo che esso aveva costantemente rinnovato assieme al rinnovarsi continuo dell’identità urbana.
Il tempo quindi non è un alleato per chi intende lavorare alla ricostruzione di un nuovo ruolo di que- sto spazio, per ridare ad esso la dignità e lo spessore di un luogo riconosciuto da tutti. Perché rimettere in moto la macchina dei significati non può essere operazione di pochi eletti in pochi anni.